FLAVIO OREGLIO
In fondo a ogni Ordine del Giorno di qualsiasi riunione, dopo l’elenco dei punti da discutere, c’è sempre un’ultima voce che recita “Varie ed eventuali”, piccolo calderone apparentemente innocuo, che apre la porta a questioni occasionali trattabili in coda a quelle previste. Nelle “varie ed eventuali” potete trovarci di tutto, dagli argomenti più marginali a tematiche corpose che non erano state prese in considerazione e che possono rivelarsi autentiche mine vaganti. Ecco, questo è quello che ci si può aspettare nel recital Varie ed Eventuali – Pensieri sparsi e note a piè sospinto, performance in cui, attraverso monologhi, canzoni e letture, Oreglio spazia dai minimi sistemi del vivere quotidiano (rapporto di coppia, luoghi comuni, piccole ipocrisie) ad argomenti più complessi (linguaggio, comunicazione, informazione, potere), dando vita a un gioco narrativo fatto di musica, parole, satira e poesia. L’obiettivo è sfuggire alle maglie imbriglianti del pensiero unico sempre più dominante. La solita rivoluzione in vista? Assolutamente no. “Il fatto è” – dice Oreglio – “che ai miei tempi questo presente non c’era, e mi sembra sia in atto un tentativo di vera e propria globotomizzazione”. Nessuna rivoluzione quindi, anche se pensieri sparsi e brevi note a piè sospinto sono in fondo piccoli battiti d’ali, che un eventuale “effetto butterfly” potrebbe far deflagrare in qualche imprevedibile altrove. Flavio Oreglio è uno dei personaggi più versatili dell’attuale panorama artistico italiano: musicista e cantautore (appassionato di jazz, ragtime, prog e musica popolare con 8 album di canzoni all’attivo), scrittore (ha pubblicato 21 libri), entertainer di grande esperienza (con 40 anni di militanza in locali, teatri e piazze di tutta Italia) è appassionato studioso del fenomeno “cabaret” e ha istituito l’Archivio Storico del Cabaret Italiano.